Più di qualsiasi altro film di supereroi, Civil War mette
sotto torchio gli uomini e le donne per i quali dovremmo essere grati. Il
popolo esige che questi eroi diano un’occhiata alla devastazione che si
lasciano alle spalle. Il popolo vuole indietro la sicurezza che sente di aver
perso. Non importa quante volte hanno salvato la Terra: prima della loro
comparsa non esistevano minacce superumane.
Gli Avengers in questo film dovranno fare i conti col prezzo
delle loro azioni. Forse la loro esistenza è davvero un problema e non un
beneficio, un tema che Joss Whedon ha evidenziato nei suoi due film sul
supergruppo, in fondo Civil War è un vero e proprio sequel agli eventi di Age of Ultron.
Il popolo però ha dimenticato, o forse non ha mai saputo che un supereroe per essere tale deve scendere a compromessi: proteggere il luogo che chiamiamo casa comporta dei rischi e delle rinunce. Quante cose ha sacrificato Captain America più degli altri? Relazioni personali, la possibilità di una vita normale, anche una semplice vacanza è impossibile da programmare per un superumano.
Dopo quasi una decade di eroi che svolazzano attorno il
pianeta, che ridacchiano in compagnia e si teletrasportano da un mondo
all’altro, questo è il primo vero approccio umano al gruppo di superumani.
La più grande battaglia del film non è quella fisica con le
classiche botte da orbi. La più grande battaglia è quella ideologica, e va
dalla pellicola al pubblico e torna indietro: quanta libertà un uomo dovrebbe
avere?
Continua e finisce nel video su Youtube