Bentornati veri temerari! Questa è la JOJO ROAD, e la saga di oggi è Battle Tendency!
Araki sposta l’ambientazione nel 1938, creando una sorta di
giro del mondo che somiglia a un film di Indiana Jones. A caricarsi sulle
spalle l’eredità della giustizia, ci sono i nipoti delle famiglie Joestar e
Zeppeli, che si troveranno a combattere il male incarnato dagli uomini del
pilastro: i creatori della Maschera di pietra.
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Gli spaventosi uomini del pilastro |
I due protagonisti sono molto accattivanti: Joseph Joestar è
uno smargiasso sempre con un asso nella manica, mentre Caesar Zeppeli è un
donnaiolo risoluto.
Con un protagonista così giocherellone, Battle Tendency
diventa la scusa ideale per recuperare i trucchi da illusionista di Magical
B.T., e si inizia a sperimentare una narrazione di ampio respiro, con un modo
di fare shonen-manga tutto nuovo. Le sfide vengono insaporite da insolite
strategie, preparazioni macchinose, contromosse all’ultimo secondo. Questo
diventerà un vero e proprio marchio di fabbrica che farà scuola sulla rivista
SHUEISHA. Ovviamente senza mai dimenticare gli allenamenti, qui i power up non
sono di casa.
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Joseph Joestar e Caesar Zeppeli |
Pathos e dramma sono presenti in dose massiccia eppure
l’autore non lesina sulle gag, anzi, Joseph è la molla pronta a scattare per
creare ilarità in ogni situazione, più la situazione è tragica, più Jojo desidera
alleggerirla, creando un contrasto sorprendente.
La trama è di matrice riconducibile all’epica cavalleresca: persone
all’apparenza molto diverse, ma unite da uno scopo comune: far trionfare
l’essere umano.
Rudolph Von Stroheim è il personaggio che genera più
controversie nei lettori. È un fottutissimo nazista cyborg, il che lo rende
automaticamente fighissimo, MA è pur sempre un nazista, nonostante compia buone
azioni, è questo è uno dei grandi contrasti che Araki ama sottoporre al
lettore, il bene non può esistere senza il male, ed essi camminano di pari
passo, a volte le strade si mischiano, a volte un’azione sbagliata porta a una
soluzione buona.
Il sensei spinge ancora di più l’acceleratore sul fattore
REALISMO, sovrapponendo la vera storia con quella di fiction, con uno stile
piuttosto simile a quello che avrebbe caratterizzato Don Rosa anni dopo. Ma
anche le leggende di paese, gli eventi bizzarri, quelle cose a cui nessuno
crede tranne lo scemo del villaggio, fanno parte della storia umana, ed Araki
usa anche quelle come leit motiv del manga.
In sostanza questa saga è un’Ode all’Umanità.
Più corposa, più personaggi, più mazzate, più divertimento.
Se la prima saga vi ha solo bagnato le labbra, questa vi sazierà sicuramente. PROSSIMO APPUNTAMENTO: 3 LUGLIO!
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Bell'articolo, ma avrei voluto che tu parlassi un po' di più di Joseph, che a mio parere è, insieme a Josuke, il best JoJo.
RispondiEliminaP.S.: scusa se rompo il cazzo, te l'ho chiesto pure su ask, se ti passo il link di un forum di jojo, ci aiuti a farlo crescere? D:
L'intrattenimento in Battle Tendency è insuperabile.
RispondiEliminaIl mio jojo prferito <3
RispondiEliminaIl mio jojo prferito <3
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